25 luglio, 2011

Fase creativa...in arrivo Inform@RTi




Gentili Amici, in quest'ultimo periodo stò lavorando alla realizzazione di una mostra caratterizzata dall'omonima serie di quadri che presenterò "Inform@ARTi" ... quindici dipinti molto particolari che saranno svelati dopo l'estate, la mostra sarà inaugurata nel prossimo inverno:

Inform@RTi

inform@RTi è una serie di 15 dipinti di varie dimensioni, sono opere strettamente personali ed autobiografiche in un certo qual senso, perché attraverso il connubio di varie forme espressive voglio far conoscere la mia arte, il mio credo artistico ed il mio percorso interiore fra vita ed arte, dalle origini figurative e grafiche, passando dallo studio del colore quindi all’espressionismo fino all’astrazione via via sempre più totale.
Per arrivare ad oggi in uno studio armonioso del colore e delle materie da sposare insieme per creare opere a carattere strettamente informale ma molto concettuali ed in sintonia con l’animo dell’individuo/soggetto (Artista, popolo, situazione storico sociale), insomma opere emozionali.
Il mio percorso artistico parte da molto lontano fin dall’età fanciullesca ho sempre avuto la dedizione e la predisposizione al mondo “materiale” al “fare facendo” e il creare qualcosa dal proprio animo.
La mia vita è trascorsa fino alla mia adolescenza in un grande Podere nelle campagne di San Gimignano, fra animali, vigne e attrezzi di ogni genere; una linfa vitale quindi per chi ama creare ed è qui che prende vita la mia più intima passione “l’Arte”, dapprima data la vicinanza da casa mia con una fornace esternavo la mia carica creativa con l’argilla, poi avendo proprio sotto casa la falegnameria di mio babbo concludevo spesso con istallazioni / sculture di ogni genere in legno.
Da lì grazie anche all’aiuto dei miei insegnanti di storia dell’arte (Prof. Di Piazza e Prof. D’agostino) quelli che fino allora erano per me solo scarabocchi cominciarono a prendere forma in veri e propri dipinti, studiandone la tecnica e le metodologie pittoriche del figurativo; esercitandomi ritraendo cavalli e vigneti.
In quel periodo vinsi due concorsi pittorici, il primo con un cavallo ed il secondo con un paesaggio.
Con l’inizio dell’adolescenza, la scelta degli studi che a quel punto tutti si aspettavano a carattere artistico “da buon adolescente” seguii il branco, a quel punto non rimaneva che due cose da fare con l’arte; o abbandonarla o coltivarla come passione, inizialmente non feci nessuna delle due cose in quanto forti cambiamenti entrarono a far parte della mia vita in un periodo già difficile di per se.
L’inizio delle scuole superiori, il trasferimento dalla campagna alla Città e l’inizio di una certa indipendenza frutto della crescita e della libertà di locomozione non aiutarono la mia attitudine artistica ma la stavano inesorabilmente spegnendo; non fù facile il primo impatto con la città, abituato a tutt’altro ma essa mi fece coltivare e rafforzare quelle amicizie e quei rapporti tipici di un adolescente tralasciando l’arte anche per motivi di spazio, insomma mi stavo formando lasciandomi alle spalle una parte di me fondamentale e che fino ad allora era stata parte della mia esistenza e della mia formazione, ed anche se non lo trovavo giusto e mi mancava qualcosa stavo per farmene una ragione; fino a quando …….
In prima superiore un giorno marinai la scuola per andare a Firenze con dei compagni e mi imbattei per le vie della città dove sorgevano le vetrine di molte famose gallerie d’arte, e invece di guardare i negozi di jeans o articoli sportivi ero attratto dai capolavori esposti; rimanendo folgorato dall’allestimento di una galleria che al suo interno vantava quadri di Vedova, Schifano, Chia e persino Pollock.
Ecco rimasi talmente impressionato da queste forme di espressione che pian piano ripresi in mano pennelli e colori e da autodidatta iniziai una nuova vita artistica propensa alla sperimentazione ed alla spensieratezza della libertà di esprimermi che avevo dentro a causa della mancanza di studi artistici specifici che in qualche modo diventano paletti nella visione della propria idea e concetto artistico.
Fino all’età di 23 / 24 anni ho continuato a dipingere per passatempo, da allora è parte fondamentale della mia vita ed in me sono fondate quelle radici e convinzioni dell’essere artista portato allo studio alla sperimentazione per avere la più ampia visione di ogni potenzialità dell’esprimersi con le arti figurative in ogni sua forma.
Inform@RTi è il titolo della serie e della mostra, è un gioco di parole che evidenzia tutto il mio excursus artistico e il mio modo di essere, concepire e vedere il mondo attraverso i colori, la sensibilità e la creatività istintiva che ho dentro.
Inform@ZIONE = tematica molto in auge nei giorni nostri, si vuole in un certo qual modo pilotare e non rendere libera l’Informazione che è un diritto di ogni essere umano di un mondo dai principi democratici ed è per questo che il fondo di ogni tela è creato con ritagli di quotidiano o opuscoli pubblicitari.
inform@LE = stile che caratterizza la mia ultima produzione artistica degli ultimi anni, e che anche in questa serie rispecchia i miei connotati creativi anche se il revival della mia esperienza artistica che voglio rappresentare in questa serie fa riapparire alcune figurazioni e tratti simbolistici e grafici.
@RTE = metodo di emozionare e comunicare attraverso il linguaggio della visione estetica di colori, simboli e figure
@RTI = varie tipi di espressione stilistica e tecnica che ho utilizzato per filtrare e far passare questi messaggi autobiografici e personali a tal punto da esserne parte integrante di ogni singolo dipinto .
O più semplicemente inform@ARTi, che io ci sono come libero artista fuori da qualsiasi schema o contraddistinta corrente che però attraverso il colore, la materia intesa come costruzione della stessa attraverso rotondità e spessore di impatto puramente visivo e sensoriale domina i suoi istinti donandoli al “mondo” fruitore / visore augurandosi con grande discrezione di regalare emozioni e far intendere i concetti per la quale l’opera stessa è nata.

Stefano Sardelli

Le mie Opere al Premio Costa Smeralda





Cari Amici, visitatori, collezzionisti ed appassionati

Quattro mie opere sono in mostra collettiva al 3° Premio Internazionale Costa Smeralda dal 20 al 30 Agosto, presso l'Hotel Dolce Vita di Porto Cervo (Ot) loc. Liscia di Vacca, chi per caso si trova da quelle parti ci faccia un salto ad ammirare le opere di 70 ottimi artisti selezionati da tutto il mondo.
Mentre le Opere sono in viaggio, voglio pubblicarle qui sul mio blog insieme alla Poetica artistica di ogni opera; così anche chi non potrà presenziare potrà vedere le mie opere esposte in collettiva di questo prestigioso premio internazionale.

Opera n° 1 - Titolo: Colata di materia, mis. 40x107 cm anno 2009 - smalto su tela




Poetica del dipinto: raggiungimento di un’essenza cristallina e magica creata con colori densi, a tratti miti ed a tratti esplosivi; con la volontà di obbligare colui che legge l’opera a prestare la massima attenzione.
Davanti al dipinto con un’attenta lettura si possono identificarvi svariate figure, umane o animali che nel mio istinto è stata quella di astrarre la figura di donna, attraverso la conduzione dei colori dall’alto verso il basso, ora manualmente, ora con l’ausilio di pennelli e spatole per arrivare alla base del dipinto dove il colore sembra sgorgare da una fontana per tuffarsi nel mondo.

Opera n° 2 - Titolo: Alla ricerca del Fuoco, mis. 40x100 cm anno 2011 - smalto su tela



Poetica del dipinto: ricerca del fuoco intesa come passione, forza, vitalità e armonia interiore; aggettivi simili ma contrastanti ed al tempo stesso indispensabili per crearsi un benessere interiore che al giorno d'oggi è ritenuto sempre meno importante per avere a discapito di se stessi benessere materiale.
Il calore del rosso, l'audacia del nero, la purezza del bianco connubiati al magma della materia che si accampa in inesorabili onde fino al centro del dipinto dove un bianco che spicca raggiunge la massima scoperta dell'essenza che ogni uomo sogna.


Opera n° 3 - Titolo: Magma, mis. 52x44 cm anno 2009 - smalto su tavola



Poetica del dipinto: Questo dipinto a cui sono molto affezionato rappresenta per me un “cavallo di battaglia” ricordo bene il momento in cui l’ho potuto toccare dopo l’essicazione, ho capito che ciò che volevo creare era nato.
Magma, viene dal vulcano; quel vulcano sono IO, un vulcano d’idee, di sentimenti, di momenti che dall’oscurità del cratere “lati del dipinto, salgono in un rosso “fine” ma potente e luminoso; simbolo di potenza e passione che confluiscono e si addensano in un “magma” bianco che fuoriesce dal vulcano sottoforma di idee, amore, passione, felicità e tutto ciò che può rendere felice l’essere umano.


Opera n° 4 - Titolo: Corrida, mis.51x35 cm anno 2007 - smalto su tavola



Poetica del dipinto: vivere al mondo d’oggi è una corrida, fatta di lotte, battaglie anche se solo fittizie; dove i giochi di potere hanno la meglio su tutto e lotta al trono è ambita sempre più anche nei bassifondi di “pseudo caste” come la politica territoriale, i sindacati ed il volontariato e poi ci sono le associazioni le quali alcune sfruttano i privilegi dello statuto, ma fatturano più di una spa.
E poi ci sono gli artisti, in un mondo di cialtroni fatto di millanta gallerie e critici d’arte di poca valenza culturale, il quale loro unico scopo è spillare i soldi ai poveri artisti per creare reddito e benestare senza alzare il culo dalla poltrona.
Promuovendo solo se stessi, e si fa sempre più fatica a raggiungere ogni obiettivo nell’arte e nella vita, perché c’è sempre chi la spunta più facilmente essendo amico “di” al posto di chi ha sputato sangue per raggiungere il suo obiettivo.
Ecco che nella corrida vince il più forte, il più forte è senza dubbio il toro, anche se perde sempre causa una battaglia impari a suon di frecce.
Ma se scalfisce per primo il primo colpo, non ci sarà battaglia, io nel mio piccolo mi sento un po’ toro nel senso sono molto pacato ma anche un gran lottatore e se chi la dura la vince qualche volta la battaglia posso vincerla anch’io.
In basso al centro del dipinto c’è un toro che lancia i suoi colpi e lotta per la sua libertà, ovviamente il toro è un’astrazione ma ben riconoscibile se chi legge l’opera lo fa con attenzione.